nessuno
li vedrà o avvertirà mai, i miei lupi, quelli che mi tengono sveglio anche
stanotte. gli altri a mezzanotte sono a letto, dormono a meno che non abbiano
qualche preoccupazione o malessere passeggero. i lupi che rovistano tra le mie
ossa, gli altri non sanno nemmeno cosa siano. stanotte piove e i lupi
gironzolano affamati nel mio bosco. la pioggia bagna i capelli e riga il volto
pallido della mia dama ottocentesca. io mi faccio del male, lascio che i lupi
addentino le mie carni e mi graffio fino a sanguinare. dopotutto è lo stesso
gesto. sono sopravvissuto ad un disastro aereo gettandomi nel vuoto, sotto
c’era il mare, attraversando a nuoto un banco di nebbia sono giunto ad una
banchina di cemento dove c’erano persone che mi hanno accolto con un applauso e
la loro accoglienza, la loro presenza mi ha schifato. ho detto loro “scusate,
devo avere sbagliato sponda!”. certe volte, nei miei sogni, uso una tale ironia
nei confronti della gente e del mondo intero che mi sveglio per le troppe
risate. quando mi sveglio così sono così struccato che la mia pelle ha il
colore del borotalco e il profumo della luna.
1 commento:
Sei anche autolesionista ora. tutto questo per una donna immeritevole. sprecare la propria vita per un qualcosa che non è mai esistito. il suo amore per te. che peccato.
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