domenica 13 ottobre 2013

nessuno li vedrà o avvertirà mai, i miei lupi, quelli che mi tengono sveglio anche stanotte. gli altri a mezzanotte sono a letto, dormono a meno che non abbiano qualche preoccupazione o malessere passeggero. i lupi che rovistano tra le mie ossa, gli altri non sanno nemmeno cosa siano. stanotte piove e i lupi gironzolano affamati nel mio bosco. la pioggia bagna i capelli e riga il volto pallido della mia dama ottocentesca. io mi faccio del male, lascio che i lupi addentino le mie carni e mi graffio fino a sanguinare. dopotutto è lo stesso gesto. sono sopravvissuto ad un disastro aereo gettandomi nel vuoto, sotto c’era il mare, attraversando a nuoto un banco di nebbia sono giunto ad una banchina di cemento dove c’erano persone che mi hanno accolto con un applauso e la loro accoglienza, la loro presenza mi ha schifato. ho detto loro “scusate, devo avere sbagliato sponda!”. certe volte, nei miei sogni, uso una tale ironia nei confronti della gente e del mondo intero che mi sveglio per le troppe risate. quando mi sveglio così sono così struccato che la mia pelle ha il colore del borotalco e il profumo della luna. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sei anche autolesionista ora. tutto questo per una donna immeritevole. sprecare la propria vita per un qualcosa che non è mai esistito. il suo amore per te. che peccato.