giovedì 19 giugno 2014

amo la bellezza degli occhi neri. certo, non di tutti. però amo la bellezza di certi occhi neri. una volta ne ho conosciuti (non visti, conosciuti) due e non li ho mai dimenticati. sconvolgenti. bellezza sconvolgente. roba da volercisi tuffare senza nemmeno la certezza di poi riaffiorare in superficie. sogno un paio di labbra che mi sussurrino “stanotte ho voglia di sognarti”, sogno una pistola da poggiarmi alla tempia senza premere il grilletto, solo sentire il freddo dell’anello metallico contro la mia pelle forse solo un po’ meno fredda del metallo. adoro sentirmi pulito immerso nelle mie inquietudini come paludi dense di elettrico fervore disumano. voglia di sprofondare nel mio buio. domani giornata di circo, dalle otto del mattino alle ventidue della sera. adesso faccio il pieno del mio bianco. e del mio buio. respiro il mio bianco e il mio nero. notte desertica, mi perdo nel mio sahara interiore. domani sarò uno di voi, uno dei tanti. stanotte, ora, sono un fiore nel deserto. sorrido dentro di me. corrosivo sorriso velenoso. mi bacio, mi abbraccio. mi adoro.
 un sms di un'aggraziata e coraggiosa leonessa vulnerabile mi regala un quasi sorriso solitario. con grande discrezione ho accarezzato la sua sofferenza. lei, immersa nella sua sofferenza, con un'infinita dignità, con splendida eleganza che sa tanto di coraggio non gridato. a modo suo è una silenziosa e raffinata eroina. e merita un mio sorriso, un mio sorriso solitario. 

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