amo la bellezza degli occhi
neri. certo, non di tutti. però amo la bellezza di certi occhi neri. una volta
ne ho conosciuti (non visti, conosciuti) due e non li ho mai dimenticati.
sconvolgenti. bellezza sconvolgente. roba da volercisi tuffare senza nemmeno la
certezza di poi riaffiorare in superficie. sogno un paio di labbra che mi
sussurrino “stanotte ho voglia di sognarti”, sogno una pistola da poggiarmi
alla tempia senza premere il grilletto, solo sentire il freddo dell’anello
metallico contro la mia pelle forse solo un po’ meno fredda del metallo. adoro
sentirmi pulito immerso nelle mie inquietudini come paludi dense di elettrico
fervore disumano. voglia di sprofondare nel mio buio. domani giornata di circo,
dalle otto del mattino alle ventidue della sera. adesso faccio il pieno del mio
bianco. e del mio buio. respiro il mio bianco e il mio nero. notte desertica,
mi perdo nel mio sahara interiore. domani sarò uno di voi, uno dei tanti.
stanotte, ora, sono un fiore nel deserto. sorrido dentro di me. corrosivo
sorriso velenoso. mi bacio, mi abbraccio. mi adoro.
un sms di un'aggraziata e coraggiosa leonessa vulnerabile mi regala un quasi sorriso solitario. con grande discrezione ho accarezzato la sua sofferenza. lei, immersa nella sua sofferenza, con un'infinita dignità, con splendida eleganza che sa tanto di coraggio non gridato. a modo suo è una silenziosa e raffinata eroina. e merita un mio sorriso, un mio sorriso solitario.
un sms di un'aggraziata e coraggiosa leonessa vulnerabile mi regala un quasi sorriso solitario. con grande discrezione ho accarezzato la sua sofferenza. lei, immersa nella sua sofferenza, con un'infinita dignità, con splendida eleganza che sa tanto di coraggio non gridato. a modo suo è una silenziosa e raffinata eroina. e merita un mio sorriso, un mio sorriso solitario.
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