alterno cosmiche
freddezze a richieste così umane e deboli da far tremare i polsi. vorrei ora
uno sguardo. non un bacio un sorriso o un abbraccio, solo uno sguardo su di me.
tiepido e delicato come una goccia di sangue spalmata sulla mia guancia da un
tenero polpastrello che tiene a me. guardami e se vuoi sorridi. mentre le
televisioni blaterano di politica mentre gli uomini si accendono per fesserie
da vita quotidiana. guardami e dona una goccia di sangue per me. spandimela
sulla pelle della mia guancia come fossi un guerriero di una tribù dimenticata
dalla civiltà. anche se per te non sono niente per un momento guardami e dona
una goccia del tuo sangue solo per me. sono un fantasma che spesso si traveste
da pagliaccio. sono uno spirito che non chiede niente. chiede solo uno sguardo,
ora. guardami e dimmi con gli occhi che per un istante, questo istante, sei
mia. chiunque tu sia [se leggi queste parole in qualche modo senti le mie
vibrazioni]. guardami. pugnalami e trafiggimi se vuoi. sono uno spirito senza
corpo. guardami. se leggi queste parole e se ti va. guardami. sono un pazzo.
che si mimetizza in un campo di fiori di plastica. guardami. anche senza dire
il tuo nome. ho voglia del tuo sguardo. ho voglia del tuo sguardo. uno sguardo carico di elettricità.
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