mercoledì 18 febbraio 2015

alterno cosmiche freddezze a richieste così umane e deboli da far tremare i polsi. vorrei ora uno sguardo. non un bacio un sorriso o un abbraccio, solo uno sguardo su di me. tiepido e delicato come una goccia di sangue spalmata sulla mia guancia da un tenero polpastrello che tiene a me. guardami e se vuoi sorridi. mentre le televisioni blaterano di politica mentre gli uomini si accendono per fesserie da vita quotidiana. guardami e dona una goccia di sangue per me. spandimela sulla pelle della mia guancia come fossi un guerriero di una tribù dimenticata dalla civiltà. anche se per te non sono niente per un momento guardami e dona una goccia del tuo sangue solo per me. sono un fantasma che spesso si traveste da pagliaccio. sono uno spirito che non chiede niente. chiede solo uno sguardo, ora. guardami e dimmi con gli occhi che per un istante, questo istante, sei mia. chiunque tu sia [se leggi queste parole in qualche modo senti le mie vibrazioni]. guardami. pugnalami e trafiggimi se vuoi. sono uno spirito senza corpo. guardami. se leggi queste parole e se ti va. guardami. sono un pazzo. che si mimetizza in un campo di fiori di plastica. guardami. anche senza dire il tuo nome. ho voglia del tuo sguardo. ho voglia del tuo sguardo. uno sguardo carico di elettricità.


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