lo spazio e le stelle e il nero vuoto cosmico sono a due
passi da me. schizzo alto come un razzo e in un batter d’occhio sono a miglia e
miglia di distanza dalla terra. altissimo intoccabile vietato e inaccessibile
come un astro che solo si può immaginare. veloce e impalpabile come un suono
che si spande nello spazio celeste. in questo momento odio tutto ciò che mi
circonda. immensamente mi delizio della mia solitudine interstellare. danzo nel
freddo vuoto nero cosmico come una scheggia di scintillante intelligenza persa
in un mare di puro spazio del tutto privo di coordinate. sono il mio aspro dio
tagliente più di una lama vergine di acciaio incontaminato.
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