esplosione
di supermegaindifferenza come una solenne smisurata nevicata concentrata in un
solo secondo del vostro mondo. il mio animo sprigiona ora una vera e propria
era glaciale che voi nemmeno vedete. lasciate che il mio ghiaccio accarezzi la
superficie del pianeta che sta davanti alla vostra finestra, davanti ai vostri
occhi, davanti alle vostre vite. anche se non capite lasciate che si posi il
mio ghiaccio, lasciate che sbocci questa mia primavera al contrario, non
conficcate frecce arroventate nel mo animo leggero e visionario. lucine nella
notte giovane singhiozzano senza pianto, il buio vaga senza meta in attesa di
poter mettere stabili radici e irrobustire e dare forza alla notte che allora
sarà un incanto di nero senza buchi e risate e colori privi di nerbo. da così
tanto tempo non verso lacrime su alcun suolo, solo deserto e deserto
incalzante, suolo deserto che ghiaccia ed il ghiaccio è la mia carezza per il
mondo, un sorriso che è una carezza, una carezza che è una ventata di gelido
torpore senza pensiero. sono un lungo lampo scuro e solitario nella notte, un
sorriso mentale che guarda come le nubi guardano il mondo. con tutta la gentilezza
di cui ora sono capace, andate tutti a fare in culo.
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