quando
le mie ossa saranno morse rosicchiate dai vermi come saporite e succulente
costolette queste parole saranno fredde come la pelle che ora le sta emanando.
sarò per sempre tramontato nel mio mare denso di petrolio. sarò morto. e non me
ne fregherà un cazzo di essere morto. me ne fregherà meno di voi. queste parole
come miriadi di scintille raffreddate si depositeranno in qualche recondito
angolino come cenere che si divertirà ad essere spazzata e trasportata dal
vento fregandosene del domani. adesso il mio sorriso solitario soffia sui
carboni ardenti rinvigorendo le esagitate scintille parole che danzano come un
nugolo di streghe in un fosco cielo d’inverno di campagna. il mio sorriso è un
crocifisso appeso su una parete di questa mia notte solitaria.
1 commento:
Queste sono fesserie.
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