mercoledì 3 giugno 2015

davanti allo specchio

c’è un uomo davanti allo specchio, dietro le pupille, due pezzetti di specchio nero nello specchio, dietro le pupille un mondo senza esseri umani. dietro le pupille c’è un ragazzo che sussurra “i pazzi siete voi”. c’è un ragazzo seppellito da una sottile lamina lucida e riflettente che lo rende invisibile agli occhi insensibili e addomesticati. l’uomo davanti allo specchio ha un naso e una bocca, una bocca che non ha niente da mordere. il ragazzo sussurra che da sempre è in cerca di una casa. da sempre ha una luna e una malinconia senza colore. mi guardo allo specchio ed è un viaggiare senza terra e cielo che si muovono, è un guardare due occhi brillanti di nebbia, un veleggiare nella penombra a cui mancano i suoni dei ricordi. un bianco fertile nella penombra come un prato che si addormenta sognando la notte. i miei occhi che mi guardano cantano attraversando il ponte, si rallegrano dei fiori muti che si sciolgono davanti all’abbandono, davanti alla tristezza che non fa male, la città si perde mentre le mie ombre giocano a sparire inseguendo il suono di un organetto. senza fretta tra poco mi allontanerò dallo specchio, mi affaccerò al balcone e accenderò una sigaretta. 

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