sabato 29 agosto 2015

seguo le orme senza fine del cavallo della morte. vorrei ora che mi scattassero una foto, il mio viso intonacato di una serenità chimica ed ipnotica. il trucco è la sopravvivenza del pagliaccio. si strucca per volare, quando può dolcemente essere solo. questioni di giorni e mi regalerò una cena a base di vino e carne. carne e carne e sangue e vino e carne e sangue. per coccolare il mio Io assassino e pericoloso. accendere la mia anima mentre la luna cade nel buio dell’immortalità. adoro rubare schifosi ritagli alla meccanica quotidianità. illusione di un’invulnerabilità confusa intrisa di sangue e di un amore creato solo dai miei occhi distaccati come uno specchio che riflette il vizio che non si fa non si deve fare non è bene e bla bla bla. voglio risvegliare il mio Io assassino e cannibale, voglio fare una passeggiata sino alla mia tomba attorniata di rovi gravidi scalfiti da un dolore amico inseparabile. 

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