adoro infiltrarmi nella notte, contaminare buio
e silenzio con i miei pallidi fiori senza voce. le mie doglie sono lune che
splendono senza tempo.
domenica 28 febbraio 2016
mercoledì 24 febbraio 2016
giovedì 18 febbraio 2016
tranquillo
e beffardo come una danza che se ne infischia di chi sta a guardare, mi do il
benvenuto in una delle mie scellerate notti battelliane, tra pioggia e sangue e
chimiche gocce colorate. mi sento gravido di primaverili fiammelle contornate
da capricciose note un poco soul. acqua cade leggera sulla città, frammenti di
niente come petali adornano le strade tese ad ascoltare sogni e silenzi e
pianti senza speranza. sono il re del niente, il sovrano della mia notte,
seduto sul muretto poco distante da una morte angelica e sorridente. questa mia
notte è una moneta in cui è impressa la mia faccia smagliante, maledetta e
sorridente.
sabato 13 febbraio 2016
liberarsi
dal mondo è una sensazione che si può vivere stando da soli in una notte come
questa… un piccolo viaggio stando fermo, un fotogramma prima di essere corpo
putrefatto, cibo salmastro per vermiciattoli bianchi come le tenebre del vuoto…
agire baciare creare parlare sfornare è scolpire vane inesattezze più stupide
di una semplice alzata di spalle… adoro giocare facendomi del male, uno spento
vulcano capace ancora di fare faville nel nero astratto delle mie vene
impossibili… le persone sono tutte quante un grosso serpente che amo
schiacciare senza ombra di rimpianto o dolore… amo trascorrere lunghe e intense
ore non facendo niente di niente…
lunedì 8 febbraio 2016
il
mio giardino è un immorale sogno che questa notte fiorisce, un capriccio del
mio animo inquieto, una chiazza di vomito dell’universo dentro i miei occhi
distanti anni luce dal tempo… brucio come l’inferno, sono dannato e rovente …
tenetevi a distanza… il mio giardino è un inferno di colori che potrebbe
uccidervi in un secondo…
martedì 2 febbraio 2016
essere
(sembrare) qualcosa di diverso da se stessi è l’abituale scorrere della
quotidianità… ogni tanto prendersi una vacanza è qualcosa che sa di divino, di
sublime, di prodigioso e spirituale… le parole scritte sono spesso più vive,
più profonde e appaganti delle persone in carne e ossa…vivere, respirare nel
presente, vomitando sul futuro, è una gioia difficile da spiegare… l’ironia
riscalda nel freddo vivere del facilmente pronosticabile…
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