lunedì 12 agosto 2013

la città è perfetta per un’indole fortemente individualista. per chi vede la collosa presenza sociale come fumo negli occhi. per chi ha un animo che sa stare in piedi sulle sue gambe. tra le mie mura c’è un’intera metropoli berlinese. tutti fuori, soprattutto quelli che ballano la salsa, quelli del mi-piace-vasco-cucina-d’azione-e-film-cinese-e-fast-and-furious-e-varie-fiction-televisive-del-cass-e-parchi-di-divertimento. tutti fuori nel mio cemento crepereste in pochi istanti. ho le bollette scadute da pagare e l’affitto arretrato di tre mesi. proprio non mi va di adempiere a queste cose. ho un fortissimo rifiuto. sto così bene tra le mie mura. vorrei stare solo con la mia anima. e basta. vorrei stare solo e guardandomi nello specchio sorridere mentre mi do del pazzo. mentre mi graffio e sanguino. mentre faccio esplodere delle bombe nel mio soggiorno solo per me. mentre libero i miei lupi e li lascio scorrazzare selvaggi e famelici assetati delle mie carni affamati del mio sangue. e la mia splendida dama ottocentesca in un angolo che mi guarda amorevole e a modo suo passionale. passionale come la morte e la sofferenza. gironzolo nel mio bosco con addosso solo un paio di pantaloncini. nudo con lo sguardo pallido la pelle distratta l’udito ripiegato su se stesso. struccato come un pagliaccio che medita di suicidarsi. 

3 commenti:

sarah ha detto...

In procinto di partire per Berlino e di nascondermi ancora tra i suoi blocchi di cemento. Oggi sanguino anche io. Tanto. Voglia di buio.

ilbattelloebbro ha detto...

... attendo un commento da berlino, allora... un angolino di quel cemento in quest'angolino di cemento...

sarah ha detto...

non mancherò