la città è perfetta per un’indole fortemente
individualista. per chi vede la collosa presenza sociale come fumo negli occhi.
per chi ha un animo che sa stare in piedi sulle sue gambe. tra le mie mura c’è
un’intera metropoli berlinese. tutti fuori, soprattutto quelli che ballano la
salsa, quelli del
mi-piace-vasco-cucina-d’azione-e-film-cinese-e-fast-and-furious-e-varie-fiction-televisive-del-cass-e-parchi-di-divertimento.
tutti fuori nel mio cemento crepereste in pochi istanti. ho le bollette scadute
da pagare e l’affitto arretrato di tre mesi. proprio non mi va di adempiere a
queste cose. ho un fortissimo rifiuto. sto così bene tra le mie mura. vorrei
stare solo con la mia anima. e basta. vorrei stare solo e guardandomi nello
specchio sorridere mentre mi do del pazzo. mentre mi graffio e sanguino. mentre
faccio esplodere delle bombe nel mio soggiorno solo per me. mentre libero i
miei lupi e li lascio scorrazzare selvaggi e famelici assetati delle mie carni
affamati del mio sangue. e la mia splendida dama ottocentesca in un angolo che
mi guarda amorevole e a modo suo passionale. passionale come la morte e la
sofferenza. gironzolo nel mio bosco con addosso solo un paio di pantaloncini.
nudo con lo sguardo pallido la pelle distratta l’udito ripiegato su se stesso.
struccato come un pagliaccio che medita di suicidarsi.
3 commenti:
In procinto di partire per Berlino e di nascondermi ancora tra i suoi blocchi di cemento. Oggi sanguino anche io. Tanto. Voglia di buio.
... attendo un commento da berlino, allora... un angolino di quel cemento in quest'angolino di cemento...
non mancherò
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