ho
rivisto il film e ribadisco che la cosa più bella di quest’opera è senza dubbio
il titolo. ciò non significa che il film sia brutto o non mi sia piaciuto,
tutt’altro. semplicemente ha un titolo fantastico, suona bene e sintetizza a meraviglia
tutto il film, tutta la sua essenza.
una
signora oltre i sessanta, sola, con un figlio tossicodipendente, il suo sogno?
partecipare ad uno show televisivo. e per andare in tv, e riuscire ad indossare
il fantomatico vestito rosso che indossava nei tempi addietro, non esita ad
imbottirsi di pillole dimagranti, diventa una vera dipendente di quelle pillole
e finisce in un reparto di psichiatria dove le fanno l’elettroshock: sogno
andato a puttane.
il
figlio della signora di prima ha un amico, anche lui tossico. il suo sogno?
fare il colpaccio, comprare una grossa partita di droga, rivenderla e fare i
soldi. finisce in galera, la ragazza lo pianta e un altro sogno che va a
puttane.
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jennifer connely, bella e brava |
il
figlio tossico della signora, sempre quella della tv, è fidanzato con una bella
ragazza, i due fidanzatini sono tossici entrambi, lui spera di fare il
colpaccio insieme al suo amico, guadagnare una bella somma di denaro e aiutare
la fidanzata ad aprire un atelier di moda. finisce che lui manda la fidanzata a
prostituirsi per procurarsi la roba. altro sogno andato a puttane. requiem for
a dream, potrebbe esserci un titolo migliore?
il
ritmo del racconto è piacevolmente compulsivo, soprattutto nelle scene tossiche
ricorda un po’ trainspotting, gli attori sono piuttosto bravi e… il titolo è
meraviglioso.
[requiem for a dream, regia di darren aronofsky,
usa 2000, cast: ellen burstyn,jared leto, jennifer connely]