mercoledì 13 maggio 2015

affondo sprofondo nel silenzio, nei parchi i bambini ridono, nelle città gli adulti non piangono. la vaporosa leggerezza della banalità adorna corpi privi di un fascino musicale. la mia intelligenza rifiuta calcoli e misurazioni. la mia intelligenza vuole una culla per crogiolarsi in un silenzio tragico e vitale. su una tela di ragno tesserò i miei sogni bianchi striati di pazzia. 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissima.

ilbattelloebbro ha detto...

(...un tenue sorriso per l'apprezzamento...)