troppo spesso l’immaginazione viene
relegata nel sottoscala dell’animo, insieme a istinti e paure che tentiamo
invano di occultare. l’immaginazione è ciò che ci rende colorati in un mondo
che altrimenti sarebbe una fotocopia in bianco e nero di un modulo qualsiasi di
una grande burocrazia chiamata vita. dopotutto è con l’immaginazione che gli
uomini hanno creato gli dèi. gli uomini hanno creato gli dèi che avrebbero
creato gli uomini: fantastico!
un pagliaccio immerso nel suo fiume lunare
va nuotando incontro alle fiamme di un profondo sonno infernale. col mio becco
animale bucherello il cuore di questa notte così dolce, dannata e mortale. mi
sveglierò come un rampicante arrugginito che si specchia davanti ad una tv
accesa. mi sveglierò stropicciato come il volto di keith richards. scaverò un
umidiccio pozzo mentale e guarderò gli uccelli riempire di elettricità gli
spazi vuoti lasciati dalla fede e la famiglia e le sicurezze bagnate di nebbia
screziata di veleno e saliva porpora. mia splendida dama ottocentesca,
accarezza il mio sangue come fa la tempesta con le cose di questo mondo,
concedimi un ballo sotto la pioggia dettata dalla Tristezza. baciami e regalami
il sapore, l’illusione dell’eternità.
1 commento:
Mi piace da morire questo genere di battelloebbro
B (r)
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