martedì 4 agosto 2015

troppo spesso l’immaginazione viene relegata nel sottoscala dell’animo, insieme a istinti e paure che tentiamo invano di occultare. l’immaginazione è ciò che ci rende colorati in un mondo che altrimenti sarebbe una fotocopia in bianco e nero di un modulo qualsiasi di una grande burocrazia chiamata vita. dopotutto è con l’immaginazione che gli uomini hanno creato gli dèi. gli uomini hanno creato gli dèi che avrebbero creato gli uomini: fantastico!

un pagliaccio immerso nel suo fiume lunare va nuotando incontro alle fiamme di un profondo sonno infernale. col mio becco animale bucherello il cuore di questa notte così dolce, dannata e mortale. mi sveglierò come un rampicante arrugginito che si specchia davanti ad una tv accesa. mi sveglierò stropicciato come il volto di keith richards. scaverò un umidiccio pozzo mentale e guarderò gli uccelli riempire di elettricità gli spazi vuoti lasciati dalla fede e la famiglia e le sicurezze bagnate di nebbia screziata di veleno e saliva porpora. mia splendida dama ottocentesca, accarezza il mio sangue come fa la tempesta con le cose di questo mondo, concedimi un ballo sotto la pioggia dettata dalla Tristezza. baciami e regalami il sapore, l’illusione dell’eternità. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi piace da morire questo genere di battelloebbro

B (r)