martedì 29 settembre 2009

parole...

mmmmm ogni tanto mi piace dar libero spazio alle parole, pur non avendo niente da dire, prendere in mano la penna (d'oca o virtuale che sia) e lasciar fluire parole, parole... ... parole che, ubbidienti e silenziose, come piccole scintille ammaestrate, vanno a sistemarsi da sole in piccoli spazietti bianchi, ognuna nel suo spazietto... certe persone amano chiacchierare futilmente, a me piace scrivere futilmente, con la mente leggera... ... ...... avete mai pensato che all'universo non frega niente di noi? quando stiamo bene noi vediamo l'universo bello e caldo e accogliente, se stiamo male lo avvertiamo spigoloso, freddo e pungente ma la realtà è che lui nemmeno ci vede, ciò che noi intendiamo per universo è semplicemente una nostra percezione... ... eheheheheheh, manco ho finito di scrivere le parole "scrivere futilmente" e mi ritrovo a parlare dell'universo!

una cosa che mi fa stare bene sapete qual'è? stuzzicare la mia ironia, rinfocolarla.... e stuzzico la mia autoironia quando m'immergo nella moltitudine e mi mimetizzo, sorrido se penso che quegli esserini che mi circondano pensano che sia simile a loro, e lo pensano cristosanto! oh si se lo pensano... mi sento uno splendido pagliaccio e dentro me il mondo è capovolto, è la mente del pagliaccio che ride del suo grigio pubblico indefinito, il pubblico tutto quanto è un povero inconsapevole pagliaccio che mi strappa dei sorrisi che mi fanno stare bene ehehheheheeh ...

lunedì 28 settembre 2009

Cry



... sono sempre la stessa... triste e pallida come un'esague luna morente, languida come una dolce melodia inascoltata... vostra cry seduta sul bianco del pavimento nel suo empireo monolocale al dodicesimo... ... kurt cobain canta per me pennyroyal tea, il mio sguardo è un incomprensibile viandante sconclusionato, sorseggio lentamente jd dalla bottiglia, fumo con estremo distacco una sigaretta... ...alcolici e nicotinici baci alternati da trascendentali labbra inviolabili... le mie labbra sono versi di una poesia mai scritta... dolci desideri destinati a rimanere inesauditi... tra me e il mondo un'invisibile nebbiolina, una miriade di fredde goccioline che mi abbracciano stretta..e non mi lasciano mai... ... mai ... ...in questo momento il mio mondo è semplicemente una casa vuota.

venerdì 25 settembre 2009

schiettezza


...ogni tanto quando mi guardo allo specchio mi piaccio da morire... ...

...altre volte mi faccio del male...


... non è poesia... ... non è una frase buttata lì per caso...

mercoledì 23 settembre 2009

riflessioni...

...salire, arrampicarsi... man mano che si sale s'incontrano sempre meno persone, c'è sempre meno spazio per le cose futili... più ci si avvicina alla cima più lo spazio diminuisce... più sali e più ti rendi conto che nessuno ti può accompagnare... non ti resta che gettare qualche grido verso la vallata, di tanto in tanto.. ...scrivere, cantare, dipingere... ...semplicemente cercar di far sentire agli altri ciò che noi sentiamo... a me piace da morire ripetermi che ciò che sento è solo mio, musica per le mie sole orecchie... ma alla fine, se son qui...

domenica 20 settembre 2009

scrivendo alla deriva...

...ogni uomo è un sole, così solo che se scoppiasse nessun altro potrebbe godere del clamore della sua esplosione, voi altri nuvolette e frammenti di vento, come tante, piccole zattere in fiamme, coi riflessi della luce e dell’acqua accanto… …il canto di un diavolo redento, o uno stanco angelo affranto, che poi è lo stesso… … mi vesto di sesso e vado in giro per il mondo, seguendo i miei pensieri fino in fondo, veleggiando libero controvento come un ebbro vagabondo orfano del suo cemento …come moribondo mi addormento placido in un secondo, tra lenzuola d’argento nascondo il mio corpo fremebondo, ansimando assecondo con la mente le pulsioni di una vita annichilita, sogno il finimondo, ambita collisione tra esistenza arrugginita e ammuffita calamita priva di comando…......

sabato 12 settembre 2009

....

..ora solo... solo le parole morte... morte e sofferenza... mi vengono in mente... mentre tutti gli altri banchettano spensieratamente.... ... io da solo..... io da solo... ... brucio e mi consumo... come quest'estate che sta finendo...

domenica 6 settembre 2009

...deriva

.
.
ascolto
il veloce camminare della vita
vado al largo
perchè se muoio non affondo
mi lascio trasportare
nel mio bizzarro mare interiore
il ritorno fruga dentro
i silenzi riemergono
dalle nebbie e dai fiumi
dalle sbornie e i consumi
i profumi ed i costumi
delle feste senza fine
.
osservo di nascosto
il volto pazzo dell'amore
come un intenso
capolavoro stonato
il mio cuore vagabondo
veleggia placido
come un vascello impavido
senza motore
.
.

sabato 5 settembre 2009

I love radio rock


carinissimo film consigliatomi dalla quattordicenne più intelligente del mondo, commedia divertente e dissacrante, commovente e maliziosa, spensierata e appuntita quanto basta, con tanto amore per la musica, per la vita e per il.... non prendersi troppo sul serio!
.
tutti i personaggi, i dj di radio rock, la radio che trasmette da una nave pirata, sono simpaticissimi e racchiudono ognuno un piccolo mondo a sè...
.
I love radio rock ( commedia,gran bretagna/germania 2009)

venerdì 4 settembre 2009

appunti parigini I : (seduto in riva alla Senna alle 15 di un pomeriggio di fine agosto…)

immagino lo sguardo di un angelo che, solitario e avvilito, se ne sta in piedi in una scogliera desolata, a fissare impassibile la linea tra cielo e mare. nelle sue pupille scroscia il biancheggiare dei flutti, vorrei chiedergli il permesso di avvicinarmi ma non posso. quest’impotenza mi lascia un vuoto di polvere e lacrime… non mi resta che osservare rifulgere, nel suo pensiero, quel lampo d’infinità…

ho esposto la mente alle gelide folate, pungenti e salmastre, che vengono dal mare, mi nutro di chilometri e sassi, bevo veleno in compagnia di angeli e chimerici fanciullini che non temono il male, sono una galleggiante anima nell’ignoto, un’insanguinata vela sotto il sole…

ho visto la vanità di un lampo, la sottile sommità di una duna affilata di continuo dal vento, una lunga processione di schiavi, un notturno festino multicolore…
mi sono dissetato col silenzio, le voci, le spade, le urla addomesticate non riescono a scalfirmi… il cielo sobrio e il caos esuberante mi commuovono ben più delle vostre riprovevoli e tediose storielle da salotto, ho ballato con i diavoli, pallido come un’esangue bottiglia, il mio indice ha sfiorato il cielo, ho pianto come un riflesso sull’acqua…

appunti parigini II : (seduto in riva alla Senna alle 15 di un pomeriggio di fine agosto…)

leccami il cuore, senti com’è duro e pulsante, bevi il mio sangue mia ninfa fremente e ansimante, stordiscimi coi tuoi morsi infuocati, graffiami piccola, siamo due amanti ubriachi, coraggio, distruggi il mio muro, beviamo il cianuro, passeggiamo per le vie del sole immaturo… su, vieni, in penombra danziamo come molli spade affusolate, vieni, imbrattiamo di noi lenzuola un tempo immacolate, vieni, offrimi da bere, sii la mia succosa fontana incantata, lasciati andare come una folle e viziosa dea bendata, inumidisci il mio umore, derubami di tutto il mio sapore, immergiamoci nel rosso senza pudore…

la mia anima è una farfalla svolazzante nel cuore dell’europa, sul suolo delle ardenne leggiadra e sinuosa si posa, pensando agli orfanelli timorosi e alle loro strenne un poco si commuove, bella e leggera, sulle acque della mosa, balbettante si muove con fare d’innamorata, lei stupenda irraggiungibile sposa…

irresistibile vago per le vie allucinato, sono un romantico illuso e affascinato, un cavaliere innamorato, sorrido magico e incorrotto, sono un amante impossibile dallo sguardo sedotto, errabondo cammino e mi sento così bello… mi abbandono e continuo a sognare, continuo a camminare come un matto che non smette di sperare… distorto come un suono nel vento vago, un selvaggio sanguinario senza amore, senza tribù, volo come un mago millenario forte dei suoi incantesimi, volo sopra le vostre teste, sono uno spirito andato a male, una strega mandata al rogo…

appunti parigini III : (seduto in riva alla Senna alle 15 di un pomeriggio di fine agosto…)




vergini e spose e puttane, indistinte passeggiano in fila, femminea processione starnazzante, gabbiani e piccioni, alate sfumature bianco-grigiastre, navigano multipanchine a pagamento, il mio sguardo trapassa i confini corporali, il sole mi scalda affilato le ossa,sento il rumore del mare… …un sorriso interiore mi scalda dal di dentro, il clamore non mi tocca, leggero e distratto sono un odore nel cielo incorrotto, odo le voci animali, accarezzo pensieri lunari, solitari deliri si librano in volo senz’ali… … scompaio e mi faccio vivo, muoio e ritorno, infinite volte, navigo nel mio mare, navigo nel mio mare…

mi sento così bello mentre il sole prosciuga la mia finissima noia, che tu lo voglia o no sei qui ad ascoltare il mio canto quasi di gioia, che muoia la stanchezza di piombo, la zavorra dispersa in miglia percorse senza qualcuno che mi rincorra…

la mosa è una giovane dama sciupata, la senna un’esperta sgualdrina invecchiata, di entrambe ho abusato senza baciarle, solcarle è l’ultimo pensiero che mi sfiora la mente affilata…

…sentirsi straniero è sentirsi meno prigioniero di quella quotidianità che soffoca e ti spia, se riesci anche per poco ad andare via, provi un’ebbrezza che è quasi magia, un pensiero che svolazza senza lancette e senza denaro, lontano dall’ipocrisia del solito binario…. …. sentirsi straniero è sentirsi un po’ primitivi, giocare coi rovi, sfoderare istinti lascivi, sfidare la morte e magari scappare prima che arrivi…