mercoledì 28 settembre 2016


sono anni che scrivo in quest’angolino, che mi graffio, che sanguino, che faccio danzare le parole, che vivo le mie notti e cose così… non sapete con che trasparenza dica ciò… anche semplicemente scriverlo in questo non-luogo virtuale è per me schiaffeggiare il mondo, prenderlo un po’ per i fondelli, sbeffeggiarlo come farebbe un meraviglioso pagliaccio… cosa che mi vanto di essere… l’erba bagnata di rugiada può sanguinare? … in questo momento sono erba bagnata di rugiada che sanguina… e non sto affatto male, diomio, non sto affatto male… sono un sole, una luna, una lucida sensazione d’acciaio, un bambino senza corpo, un viaggio di vetro ricco di bicchieri musicali, un pezzo di carbone perso nel gelatinoso cosmo del mattino…

venerdì 23 settembre 2016

...mmm  mi è venuta voglia di un'altra insana autointervista... una di queste notti me la faccio... elogio dell'amor proprio, del narcisismo e bla bla bla... adoro parlare e me stesso...

sabato 17 settembre 2016

… se guardi tra i miei cassetti troverai due sacchi di polvere da sparo, sicuro di voler giocare con una goccia del mio sangue tra i tuoi polpastrelli? una goccia del mio sangue è una lacrima di mercurio limpida lucida e sfuggevole, una piccola boccata di nero e velenoso vento tropicale, vuoi davvero toccarlo coi tuoi polpastrelli?

lunedì 12 settembre 2016


i miei antenati erano cavalieri, fruttivendoli o mendicanti? io sono il pilastro di me stesso, i miei profumi, le mie labbra, le mie ebbrezze, sono cose che riguardano solo me, non sono la goccia di un mare, sono una rancida pozzanghera che sanguina e si stiracchia quando tutti gli altri vanno a dormire…

mercoledì 7 settembre 2016


… vedere spiegarsi le vele di un galeone del XVI secolo in pieno oceano, cogliere l’attimo in cui i salici si inarcano… sono cose che gli occhi dei comuni mortali non riusciranno mai a cogliere… io sento le nuvole sussurrare, il giorno riempirsi fino a tracimare per poi diventare notte, il lento sprigionarsi della notte è un silenzioso spettacolo che non mi stanco mai di apprezzare, fino al culmine, quando diventa il cuore di un bosco tutto interiore…

venerdì 2 settembre 2016


… se c’è un uomo che ama la solitudine quello sono io. probabilmente perché le persone che mi circondano m’interessano quanto i settimanali scandalistici, gli entusiasmi da campagna elettorale, i talk show televisivi e le notizie di cronaca… però non nascondo che la solitudine può far paura, anche a me. questo perché le cose cambiano, le ossa cominciano lentamente a sgretolarsi, la carne va incontro all’inevitabile decomposizione…prima o poi le cose cambiano, c’è poco da fare. trovo che sia una risorsa il saperlo in anticipo, sapere che certe cose inevitabilmente ci abbandoneranno…lo penso spesso, se c’è una cosa che mi auguro è di non perdere mai la mia forza/serenità, spero mi accompagni fino all’ultimo respiro.