martedì 31 maggio 2016


ho sognato la morte del sole, la vittoria della luna, la grandezza degli dèi, il disgusto degli uomini, il freddo e musicale silenzio delle anime che soffrono nei recessi delle imperfezioni di questo mondo senza troppe emozioni… le onde dell’inquietudine accompagnano la mia mortale adolescenza che si protrae senza rumore…

giovedì 26 maggio 2016


… mi sento vivo e sono morto… o forse  è il contrario, boh… adoro sentire che sono IO… adoro sentire che sono ancora lo stesso sedicenne che contemplava il cielo a notte fonda… adoro amarmi e sentirmi lo stesso sedicenne di …quand’avevo sedici anni, adoro essere lo stesso pagliaccio di sempre… adoro la mia mistica, brutale indifferenza… sono un lento e assurdo tram che percorre i sentieri malati del piacere silenzioso… adoro non dimenticare le frasi che non ho pronunciato nella mia esistenza… osservo le viuzze cerebrali che cantano sottovoce là dove abitano i miracoli senza tempo… adoro assaporare i miei sogni che restano là dove sono, nel regno dell’incertezza e del linguaggio così lontano dagli uomini… mi amo, così divino e così primitivo…

sabato 21 maggio 2016


…goduria orgasmica trovare nella chimica il piacevole sentore dell’ottundimento degli spigoli mentali… brutali pensieri ornamentali dolci come il sorriso della luna che bacia gli immortali… adoro abbracciare mentalmente i miei intimi sorrisi letali…

domenica 15 maggio 2016


… a volte l’anima chiede semplicemente buio, assenza di suoni e di colori, liscio, nudo, essenziale silenzio, assenza di rumore e di dolore… a volte un pizzico di buio è il migliore regalo da fare alla propria anima…

mercoledì 11 maggio 2016


…poche volte apprezziamo la perfezione della morte…come quando una falce miete una spiga nel pieno della sua maturità…non c’è eternità ad attendere quella spiga… quello è il momento giusto per abbandonare il mondo…

venerdì 6 maggio 2016


mi consumo mi logoro mi sfibro sbrandello una a una ogni mia cellula distruggendomi come uno stronzo e mentre lo faccio mi guardo allo specchio e ciò che vedo mi piace mi piace tremendamente mi piace e sono stupido e sono io. pallido e struccato mi abbandono alla deriva e ciò che vedo sono io. nel mio fiume nel mio mare nel mio vuoto nel mio nero nel mio bosco. sono io. giù nel mio inferno solitario come un animale che attende di morire. sono terribilmente spaventosamente genuinamente io. sorrido in bianco e nero. battelliano e maledetto sono io.

domenica 1 maggio 2016


annego nelle mie rovine di cristallo, gioco con le paure e il coraggio, contemplo la mia sposa di marmo, il mio cuore è colmo di terribile e agghiacciante ironia, sono pallido come un cadavere mentre sulla sponda del mondo attendo il mio precipizio, un passo, un solo passo e il mio ultimo respiro insanguinato si rivolterà come le labbra di una multicolore amante che spera solamente nel bacio di una pallottola vagante…