giovedì 23 febbraio 2012

domattina ancora circo e tutta la circaglia che popola il tendone e i suoi dintorni. ho appena visto il film La vie en rose che narra la vita di Edith Piaf, non mi ha entusiasmato molto. poi un bagno caldo con mezzo chilo di sale grosso, per ammorbidire gli spigoli dell’anima che rischierebbero altrimenti di lacerare la carne. non ho voglia di sanguinare. appena uscito dalla vasca il mio sguardo ha incontrato lo sguardo di uno specchio, il tizio incorniciato nella specchiera aveva il viso pallido e spiccava nel pallore il nero della barba. rasarsi metodicamente, diligentemente tutte le mattine è roba da ottimisti, allegri, conformisti o semplicemente da esseri sociali (o socievoli). tutte cose che non sono. la barba lunga trattiene lo stato d’animo, corrobora la malinconia, è un filo spinato che impedisce alle persone di toccare ciò che non voglio sia toccato. se non dovessi regolarmente andare al circo probabilmente, in certi periodi, sarei decisamente più trasandato. compromessi dettati dalla necessità. mentre facevo il bagno la mia mente ha creato un’immagine, un re e una regina che s’incontrano nel castello di uno dei due, i loro due eserciti sono in guerra e loro s’incontrano segretamente per cercare una soluzione a quella guerra sanguinosa. i due eserciti si sterminano a vicenda e mentre nel campo di battaglia divampa il fuoco dell’ostilità nella stanza del castello, dove i due sovrani chiacchierano, scoppietta un confortante fuoco nel camino. i due eserciti continuano a combattere mentre i due sovrani dialogano, poi tra i due interlocutori nasce l’attrazione. nel campo di battaglia divampa la morte, nella stanza del castello divampa l’amore. mentre i soldati si ammazzano i due sovrani fanno l’amore. eros e thanatos…

mi piacerebbe fermare certe storie che creo con la mia mente, anche in forma di brevi racconti, ma la verità è che mi stufo. dovrei creare e scrivere in presa diretta, ma non sempre si ha a disposizione un pc, un foglio di carta e soprattutto il silenzio e la solitudine necessari. poi, scrivendo in presa diretta, alla fin fine il risultato fa solitamente abbastanza cagare. ma dopotutto sono un edonista della scrittura, così come della lettura. mi piace scrivere, e leggere, per il piacere di farlo. amen.

mercoledì 22 febbraio 2012

l’anima non sa che farsene dei soldi, dei vostri sguardi e delle vostre cazzate.

lunedì 20 febbraio 2012

l’ho sentita arrivare, si è fermata sul pianerottolo, per qualche secondo ha osservato immobile la mia porta chiusa a chiave, in silenzio, con un fugace sorrisino triste e meraviglioso… poi ha bussato alla porta della mia ottantenne dirimpettaia… l’ho sentita arrivare, La Morte sola e malinconica come nessuna persona al mondo, ho sentito il suo sorriso privo di finzioni… so che per un attimo ha pensato di venirmi a trovare, accarezzarmi mentre dormivo… ha pensato di spegnere la mia luce, concedermi l’onore di una fine sottile e gentile… poi, davanti alla mia porta, ha sussurrato un delicatissimo “arrivederci” ….

totale, completo abbandono, sino alla fine, sino al confine di ogni sogno… … fluttuare nella completa e assolata disperazione di una solitudine così dannatamente romantica e infantile…. e innocente… … familiare dannazione sposata all’attesa di una lama… … tenera e selvaggia cavalcata nella terra dell’immaginazione… … resSssSs… SsssSsssSSsssSsssSsS…. SssSsHHhhHHh…. ResSsssHHhhHHhhHhHhHhHh….. …. ReSsSsss… piRo…. … dannatamente Solo, meravigliosamente lucido e affilato… …libero come un sogno, selvaggio come un colore che schizZzzzZzzzZzz…. ZzZzzZAAA… … … AaaAaaAaAHhHHhh… … SsSSSssSSHhHHHhHhHhH… … … … HHhhhhhh.. … la sola unica cosa è l’amorrRr… LaMorRrr…. ... LaMoRrRrr... ... una passeggiata nella notte lunga come l’esistenza della terra… … oltre il riflesso e l’immagine l’essenza nascosta agli occhi abbacinati dal superfFfFLlLll… fFfFllLlluuoResSsSHHH… … laCaRne viva è pura illusione di gioia offerta come campione gratuito FreeeFLeSsSHhHHhhandBloooood…

attendo la mano della mia splendida dama ottocentesca

domenica 19 febbraio 2012

... mmmmmm vorrei scrivere due righe su questa giornata appena trascorsa, anzi, sulla fine di questa giornata che si sta concludendo... conclusione sulle note degli 'stones e sulle parole di uno dei miei grandi eroi, antonin artaud.... conclusione molto, molto rock, considerato il fatto che tra una manciatina di ore dovrò ricominciare a calcare il palco del mio circo.... tra poche ore sveglia, trucco e circo, solito circo.... ora non ho voglia e domani probabilmente ne avrò ancora meno, domani sicuramente non sarà la stessa cosa. adoro scrivere "a caldo" . ...

sorrido e sento tutta la bellezza della mia diversità.

martedì 14 febbraio 2012

non mi è mai interessato un fico secco del giorno di san valentino, mai… almeno fino ad oggi.

ore 7, posto di lavoro, una mia collega: “ho qualcosa per te, vieni a vedere…” e… diomio, celestiale visione carnale, direttamente dai boschivi pendii del paradiso un intero cosciotto di cinghiale appena cacciato! tenera e succulenta carne rosseggiante, sanguinolenta meraviglia silvestre in grado di entusiasmare i miei occhi e il mio stomaco, super-erezione-dionisiaca per il sottoscritto. ho pensato di dividerla in

due parti ma… il pensiero di un’epica mangiata pantagruelica degna del signor obelix ha estasiato la mia immaginazione. ho preparato un bel bagnetto per il mio adorato cosciotto, due bottiglie di chianti, cipolla, carota, sedano, bacche di ginepro, alloro e….

e domani affonderò i denti in quella meraviglia, lo spirito delle baccanti celebrate da euripide sarà con me!



lunedì 6 febbraio 2012

mi sveglio prima che suoni la sveglia, il giorno è già in piedi da un pezzo. vaghe e instabili immagini di persone come cartelli stradali dietro una spessa coltre di nebbia. i personaggi dei mei sogni, persone frequentate/incrociate da bambino o da adolescente, colleghi di lavoro e altri stralci di varia umanità.tanti insignificanti stronzi che galleggiano nelle acque nerastre del mio passato. persone che per me non contano un cazzo, ma probabilmente il mio inconscio la pensa diversamente. strano tipo il mio inconscio, delle volte mi sembra di non conoscerlo neanche un po’. faccio un bagno caldo in compagnia di un eroe, i miei eroi sono quasi tutti grandi scrittori. eroi che per un certo periodo riescono a prendere per il culo la vita, anche se poi quasi sempre vengono schiacciati dal suo peso. forse perché rifiutano di piegarsi. ad ogni modo sono dei meravigliosi perdenti. che la società poi renda loro l’onore delle armi poco importa. mi viene in mente il titolo di un romanzo letto anni fa, beautiful losers di leonard cohen. finisco di vestirmi, il solito circo mi attende.

sabato 4 febbraio 2012

la gente si commuove per un sacco di cazzate. emozioni a buon mercato, se avessero un’ etichetta ci sarebbe scritto “made in taiwan” . anch’io mi commuovo per un sacco di cazzate. be’, non saranno un sacco forse e, anzi, non sono neanche cazzate. la gente le considererebbe cazzate, probabilmente. ma non lo sono. la gente è un grosso mucchio di cazzate. viviamo immersi in una grossa discarica di cazzate. stralci di ottimismo battelliano. mi gongolo nel mio ghiaccio come un canarino nella sua altalenina. migliaia di pipistrelli a rosicchiare la mia anima. e le mie ossa. umida anima ed umide ossa. alcuni giorni senza la beffarda tristezza del pagliaccio. rieccola, ora, a gelare la mia pelle. alcuni giorni a vacillare impotente come un mortale davanti all’eternità. rieccomi a sorridere, triste e lontano.