martedì 29 luglio 2008

Le lettere d'amore

Tutte le lettere d'amore sono ridicole.
Non sarebbero lettere d'amore se non fossero ridicole.
Anch'io ho scritto ai miei tempi lettere d'amore,come le altre,ridicole.
Le lettere d'amore, se c'è l'amore,devono essere ridicole.
Ma dopotutto solo coloro che non hanno mai scritto lettere d'amore sono ridicoli.
Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo senza accorgermene lettere d'amore ridicole.
La verità è che oggi sono i miei ricordi di quelle lettere a essere ridicoli.
(Tutte le parole sdrucciole,come tutti i sentimenti sdruccioli,sono naturalmente ridicole).
(Fernando Pessoa)

sabato 26 luglio 2008

C'era una volta il west




“Se ti gira puoi sbattermi sul tavolo e divertirti come vuoi, e poi chiamare anche i tuoi uomini. Nessuna donna è mai morta per questo…
Quando avrete finito, mi basterà una tinozza d’acqua bollente e sarò esattamente quella di prima. Solo, con un piccolo, schifoso ricordo in più” (la bellissima Claudia Cardinale sputa in faccia a Jason Robards tutta la sua rabbia, il coraggio e l’orgoglio).

“Qui è dal tempo del Diluvio Universale che nessuno ha più voluto sentire parlare d’acqua” (il locandiere Lionel Stander a Claudia Cardinale che gli chiede da bere).

“Giuda s’è accontentato di 4970 dollari in meno.” “Non c’erano i dollari allora.” “Già, ma i figli di puttana si.” (dialogo tra Jason Robards e Charles Bronson, dopo che quest’ultimo lo ha consegnato allo sceriffo per una taglia di 5000 dollari)

mercoledì 23 luglio 2008

Accidia





il regno delle bugie
è stato lottizzato
ogni falsità messa in vendita
sterile spreco di energie
per un’ardita asta
dal sapore appena abbozzato

il paese delle ipocrisie
è stato minato

il pensiero violento
in cui mi anniento
è un anarchico di talento

sgocciolo inedia

sono un sanguinolento
re dell’accidia




lunedì 14 luglio 2008


fiori
coi loro odori e colori
tappezzano
i pensieri là fuori

lacrime sgorgano
unendosi a formare
un impossibile uragano
dai mille risvolti canori

la verità
dall’ arcano sapore lontano
inumidisce le sponde
dei miei unici sentori
dall’aspetto malsano

le immagini peggiori
affiorano
come scogli tra le onde
del mare in cui piano
mi abbandono

nossignori
non m’interessano le bugie
che s’accendono
come ceri all’unisono

le voci che amo ascoltare
vengono
dal mio grande
oceano interiore

giovedì 10 luglio 2008

Cry




... Ho sedici anni, alle mie spalle qualche migliaio di persone, al mio fianco alcune ragazze che conosco a malapena tra cui anche Senia, di fronte, sul palco, Courtney Love. Indossa un abito bianco che è una via di mezzo tra un abito nuziale e un tutù, i capelli biondo slavato, il pallore del viso esacerbato dal trucco su cui emergono le labbra d’un rosso sangue volutamente troiesco, così come le movenze e le posture, con la chitarra a tracolla e le gambe che si muovono in un terreno agli antipodi del bon-ton tipicamente femminile. I suoi occhi sono grandi, di un vitreo verde smeraldo. I suoi occhi rivelano l’essenza del suo gioco interpretativo, un giochino che la porta ad incarnare una matrioska in carne ed ossa. Courtney-cara è una diva hollywoodiana che impersona una punk-rock-girl maledetta. Courtney-cara è veramente una ragazza dal passato difficile e infelice, un passato veramente da dizionario del rock, Courtney posa per Armani in patinate pagine che rispecchiano la profondità di un mondo dallo spessore di una pagina di giornale, Courtney è stata per davvero una sincera tossica infelice…
“And the sky was made of amethyst and all the stars look just like a little fish, you should learn when to go, you should learn how to say no...” La voce di Courtney-cara fuoriesce nitida e potente dalle casse del mio hi-fi, intona violet solo per me, per Cry, la più bella diciannovenne del mondo, vostra Cry perduta nei meandri dei suoi tenui ricordi adolescenziali.
Ho sedici anni ed ho appena fatto il gesto più ribelle della mia vita, sono al concerto di Courtney Love nonostante il parere contrario dei miei genitori, ci son venuta con alcune ragazze di qualche anno più grandi di me, sono uscita da casa nel pomeriggio e poi direttamente al concerto, e mentre immobile fisso Courtney penso che l’emozione di questi attimi nessuno potrà mai rubarmela mentre, in qualsiasi modo la prendano i miei, bè, non mi uccideranno mica… “Gooo onnn taaake everythiiiing, taaake everythiiing I waaant youuu to, gooo onnn taaake everythiiing, taaakee everything, taaakee everythiiing I waaant youu to…” ............