sabato 28 novembre 2009

ritagli...

Finalmente solo! Un po’ di pura quiete notturna. La fredda e brumosa aria gelida, così sola, quasi altezzosa, rischiarata qua e là dai lampioni. Solamente io che osservo gli alberi, la nebbiolina muta e così riguardosa che si posa su tutto, discretamente. Mi scrollo di dosso tutte le chiacchiere, mi strucco il viso e lascio respirare la pelle, inspiro silenzio, assimilo un po’ di notte, la faccio penetrare nelle mie vene . Solo! Gioisco della solitudine, non c’è anima viva… In lontananza il tranquillante vocio ipnotico delle auto, si sta così bene che lo scambio per il rumore del mare. Solo! Sto così bene, così calmo… Scatterei una foto della vista che ho davanti … Accontentatevi delle parole. Vi regalo questo ritaglio di autentica quiete notturna.

domenica 22 novembre 2009

monotona pioggerellina

quando morirò nessuno saprà mai chi sono stato... ...sorte destinata a chissà quante persone... penso alle parole del mio arturino-caro " al mattino avevo uno sguardo così smarrito e un aspetto così morto che quelli che ho incontrato forse non mi hanno visto.." ... quante volte mi sono venute in mente queste parole, incontrare persone e non essere visti... ...tutti ricorderanno di me il mio viso da pagliaccio... ... le cose preziose io le porto tatuate nell'anima, le cose importanti sono radicate nella mia essenza, quell'essenza che non m'importa di mostrare agli spettatori paganti...
le persone che incontro quotidianamente sono come i minuti e le ore che compongono la quotidianità stessa, grigie e tutte uguali, tante gocce di una monotona pioggerellina che non incanta e non distrugge...

giovedì 12 novembre 2009

lo schianto

.
imbottisco la testa
di cereo torpore sintetico
.
assopire la vigile
coscienza tagliente
zittire una voce
esageratamente onnisciente
.
mi schianto nel muro patetico
mi scaglio energicamente controcorrente
decido di frantumarmi
consapevolmente
.

domenica 8 novembre 2009


ascolto in eterno repeat “my curse” degli afghan whigs, più bella canzone d’amore non c’è. la mia anima è sbiadita, prendo il largo, lasciandomi alle spalle scogli e soffici sospiri, aguzzi ricordi che intaccherebbero il mio scafo disarmato. prendo il largo, mi perdo nel sonno, nel vento, nel buio della coscienza. diceva lo scrittore “il vero poeta è una verità abbigliata in modo bizzarro, un paradosso apparente che non vuole venire in contatto con la folla, e che corre verso l’oriente estremo quando i fuochi d’artificio sono lanciati a ponente”. mi allontano dalle vivaci luci appariscenti, dalle moleste voci sfocate. prendo il largo, assorbo tutta la distanza che interpongo fra me e voi,non posso non pensare a “dead man” il film (interpretato da johnny deep)in cui si assiste al viaggio di un' anima, al viaggio di un uomo morto, un uomo ferito a morte che fa il suo ultimo viaggio, tra mille ostacoli e mille occasioni di crescita, affiancato da un amico indiano che funge da guida spirituale e braccato da accaniti e spietati killer.il film termina con johnny deep/William blake (si, il personaggio si chiama proprio cosi!) che si allontana su una canoa che galleggia sul fiume, un’anima che naviga in solitudine verso… verso cosa, non si sa. ecco questo sono io, ora, un’anima alla deriva, un incorporeo battello che intraprende il suo personale viaggio trascendentale.

[dead man, regia di jim jarmusch, 1995, bianco e nero,musiche di neil young]

venerdì 6 novembre 2009

angel heart


non voglio dire troppo, per non rovinare la sorpresa a chi guarderà per la prima volta: un tizio fa un patto col diavolo, chiede il successo come cantante e,in cambio, ovviamente, concede al principe delle tenebre la propria anima; il tizio però, credendo di essere più furbo del diavolo, tenta di fregare lucifero che, si sa, è astuto, sottile ed ha un notevole senso dell’umorismo per cui quest’ultimo assolda un investigatore privato (un affascinante e sempre più angosciato mickey rourke), un investigatore non certo scelto a caso…

da qui una discesa lenta e inesorabile verso l’inferno (azzeccatissimo il sottotitolo italiano..), passando per abusi di droga, riti woodoo, incestuosi rapporti sessuali e lo scandagliamento e la progressiva frammentazione dell’animo umano…

[angel heart/ascensore per l’inferno , regia di alan parker, 1987]

mercoledì 4 novembre 2009

un bellissimo ordinario tramonto di merda

osservo dalla finestra quel grigio, approssimativamente imbevuto d'azzurro, che sta in equilibrio sui tetti... sulla linea d'orizzonte una sbiadita striscia di un tenue e nebuloso arancione...... ...sorrido perchè c'è chi osserva il sole che va a morire dentro il mare ("è ritrovata. che cosa? l'eternità. è il sole andato via col mare" diceva arturino...) mentre questo, ahimè, è il tramonto che mi passa il convento... ...sorrido perchè me lo faccio bastare, sorrido perchè dentro sento ugualmente un'inconscia sinfonia spirituale...... .... sorrido perchè mentre lo guardo, proprio ora, mentre scrivo, questo tramonto diventa anche bello, seppur a modo suo .... d'accordo, chiunque, vedendolo, esclamerebbe "che cazzo di tramonto di merda!" e non gli si potrebbe dir nulla, per carità, però... ora vedo una certa bellezza tutta peculiare.... l'immagine ha la staticità di un dipinto, non una persona, un uccello o un aeroplano, il rossiccio dei tetti s'intona a meraviglia con questa inerte e fitta boccata di fumo della bocca di Dio, persino quella gru, conficcata per terra, così solitaria come un'esangue presenza scheletrica dimenticata, persino quella gru ha una sua triste bellezza,la bellezza di un enorme, incompleto e inadeguato crocifisso metallico.... .... vabbè, forse straparlo...sorrido perchè, se non la pianto qui, nessuno leggerà mai più questo blog...