sabato 19 novembre 2016


guardare il cielo aspettando che anneriscano le stelle, palpitare bagnandosi nella notte, baciare l’ombelico del sonno, bussare alla porta del tabaccaio dei mari rovesciati incatramandosi gli occhi per giungere sulla soglia del non-dormire… risuonano le fabbriche, gli argani, le brezze, le voci nelle mie lontane vene alla ricerca della dolce penombra in cui navigare, trasportato da un’onnivora e crudele immaginazione…. quant’è vertiginosa l’immensa solitudine dell’anima del mare…

lunedì 14 novembre 2016


… adoro soffermarmi sul suono della corrosione che divampa nello scheletro della mia sorda cattedrale desolata… lo sguardo della notte è una squilibrata calamita scostumata che rantola e sorride prima di morire rancida e dissanguata…

mercoledì 9 novembre 2016


il pavimento è cosparso di ghiaccio, sangue, spilli, foglie e scheletri di sogni… mi rifugio in uno specchio che piange, come dentro una fumosa taverna incavata nel friabile corno della notte che si spande… stare sveglio è passeggiare nel cadente riflesso di un lago proibito…

venerdì 4 novembre 2016


i rami dei miei pensieri sono atroci fiammelle malate che s’insinuano nella cruda nudità della notte