lunedì 11 giugno 2007

pomeriggio

Ascolto la voce di thom yorke, pomeriggio fatto di sobrie e temperate introspezioni, insomma un bel pomeriggio distensivo e rinfrancante per corpo e mente.
The pyramid song fluttua tra le stanze come un dolce lamento familiare e penetrante.
La limpida, brillante, trasparente bellezza di questo pomeriggio sta forse nella sua immaginifica apatia, pensieri leggeri come sogni, privi di odio e sofferenze e futili illusioni da quattro soldi.
Pensieri come nuvole distendono l’animo che, steso col naso all’insù, osserva distratto come se dormisse…
Questa leggerezza è come una dolce e piacevole stanchezza che ammalia, affascina…
Se dovesse abbandonarmi o tramutarsi in qualcosa di più profondo mi sentirei tradito, deluso…

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