venerdì 21 ottobre 2011

sottile metallo appuntito attraversa la carne inoculando colori nel fiume rossastro. un tenero torpore morbido e caldo mi avvolge con abbraccio perverso e materno. soffice mondo in cui sprofondo, lento, nudo e incantato sprofondo nel mio mondo profondo, oscuro come il mare nero lontano dalla terra ferma. scandaglio le mie angosce con quieto animo appuntito e affilato. la mia lingua accarezza le immagini create dalla mia mente libera e soffusa e solitaria. inumidisco i miei incubi con la saliva di una dannata e masochistica introspezione. è tardi e dovrei andare a letto, riposare in previsione della giornata stupida e sociale che mi attende al varco domattina. è così dolce fregarmene e baciare la notte, fregarmene altamente e sposare la notte, con dolcezza che va a braccetto con un divino nichilismo meraviglioso

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