… mi sento vivo e sono morto… o forse è il contrario, boh… adoro sentire che sono
IO… adoro sentire che sono ancora lo stesso sedicenne che contemplava il cielo
a notte fonda… adoro amarmi e sentirmi lo stesso sedicenne di …quand’avevo
sedici anni, adoro essere lo stesso pagliaccio di sempre… adoro la mia mistica,
brutale indifferenza… sono un lento e assurdo tram che percorre i sentieri
malati del piacere silenzioso… adoro non dimenticare le frasi che non ho
pronunciato nella mia esistenza… osservo le viuzze cerebrali che cantano
sottovoce là dove abitano i miracoli senza tempo… adoro assaporare i miei sogni
che restano là dove sono, nel regno dell’incertezza e del linguaggio così
lontano dagli uomini… mi amo, così divino e così primitivo…
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