martedì 16 agosto 2011

da un po’ di giorni mi sento un pochino superficiale o, meglio, non sento il sussultare del mio fondale, il mio abissale pozzo infernale. meno male ci sono le personcine che mi circondano, a ricordarmi come sono fatto dentro, nel profondo. più passa il tempo e più sono tangibilmente distante dagli altri, una schizofrenia dell’anima più che del carattere. c’è una bella luna piena stanotte, anche gli alberi col loro profondo respiro non sono male, peccato che qui il cielo faccia sempre cagare. spengo tutto, chiudo gli occhi e provo a naufragare, immaginandomi su una canoa che scivola lungo un fiume tutto nero…

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La Sedia.
Di plastica,
verde,
ignara di chi ha accolto,
conserva ancora la Sua presenza.
La biografia di Caravaggio abbandonata in grembo invano attende la lettura;
meglio ammirare il cielo punteggiato di stelle e la luce bianca della luna piena mentre la mano continua il contatto....

ilbattelloebbro ha detto...

... mi mancano i miei cieli...

Anonimo ha detto...

...capisco cosa intendi, soprattutto dopo averli ammirati dallo stesso luogo...