martedì 15 novembre 2011

mmmmmmm copio e incollo dal file intitolato "1995" ...

“riflessioni seduto davanti alla notte”

Vorrei

dei miei più bei ricordi

fare una collana

che indosserei

nei giorni più neri.

Vorrei poter conservare

nel mio cuore

un po’ dell’aria

fresca e libera

della notte…

Un pipistrello

svolazza continuamente

e mi fa un po’

di compagnia.

Le sue ali

fendono la notte

la quale ricicatrizza

subito le subdole ferite

colmandole

di nuovo buio

che si unisce

immediatamente

all’inscindibile

manto nero.

Oh mio dio della notte

i tuoi occhi splendenti

mi salutano

e mi parlano

col loro astratto

linguaggio di luce

e la luna…

Vorrei avere un po’

della sua bellezza

qua affianco a me!

So di essere superbo

ma qual uomo

può non desiderare

tanta bellezza

irraggiungibile?

Son qua seduto

piccolissimo nel buio

e tutta la mia

invisibile bellezza

prende forma

solitaria e silenziosa

come una lucciola

nel più profondo

e oscuro baratro.

Oh miei cari angeli

amori andati via

per sempre

dalla mia vita

desidero dirvi

che non si spegnerà

mai

il lume da voi

acceso nel

mio cuore pietrificato

sempre splenderà

in me

la luce

del vostro indimenticabile

amore

di cui ora

sento tanto la mancanza.

Oh mia amica notte

sei forse tu parente

dell’altra

immensa nera signora?

In questa notte

son sicuro

da qualche parte

nel cielo addormentato

e sognante

viaggia un cavallo alato

fatto di luce

che raccoglie

tutti i pensieri

e le parole

di chi

come me

affida le proprie emozioni

a te

cara amica Notte.

Seduto

solitario e silenzioso

nel buio.

#####

“macabra e triste processione”

non vedo l’ora

di terminare

questa macabra

e triste processione.

sono stanco

non m’importa

dove o quando arriverò

voglio solo metter fine

alle sofferenze quotidiane.

sono sempre più stanco

ogni giorno che muore

uccide una mia cellula

il mio corpo

riflette la gioia di vivere

che è in me.

le giornate impietose

spariscono alle mie spalle

lasciandomi addosso

il loro sconvolgente

peso insopportabile.

sono troppo stanco

per andare avanti

non ho più le forze

necessarie a sorreggermi

in questo calvario

triste e solitario.


#######

Muoio.

Anche stasera

sento di morire

così come ieri sera

e ieri l’altro anche.

È una morte lenta la mia

la mia giovine esistenza

si consuma

sotto i famelici

continui morsi

del baratro

che pian piano

m’inghiotte.

Anche stasera,

come le altre volte,

cerco di rivolgere i miei

ultimi pensieri

a qualcosa

ma non ci riesco

e mi ritrovo con la penna in mano

ad imbrattare un foglio

che vorrei fosse

la mia lapide

che facesse ombra

sul mio letto di morte.

per questo

chiedo perdono a Dio

ma non posso più

andare avanti

il mio cammino si ferma qui.
#####

“ho voglia di rumore”


ho voglia di rumore

di nessun amico

gridare di terrore

tendere l’arco

odiare qualcuno

ripulirmi da me stesso

bere sporco

stuprarmi l’animo antico

allontanarmi dalla vita elitaria

consumarmi e insudiciarmi

ritrovare la via solitaria

1 commento:

Anonimo ha detto...

uguale.. ai tempi un pò più romantico, forse, ma inconfondibilmente lo stesso..
grazie, marsia..