mercoledì 28 novembre 2012


Guardami fisso negli occhi, fissa le mie ciglia nere come il più profondo e orrendo incubo che abbia mai sognato, fissami e dimmi che mi ami, io ti rispondo guardandoti crudelmente senz’anima. Fissa le mie splendide ciglia di un nero senza miele o sorrisi, fissami e dimmi che mi ami, dimmi che vorresti che ti uccidessi, ti ucciderei alla due di un sabato pomeriggio cittadino spargendo caramelle colorate sul pavimento. Voglio che mi dica che vorresti essere ucciso da me, voglio che mi dica che moriresti per essere ucciso da me. Chiunque tu sia guardami. Fissa le mie splendide ciglia nere come cigni senza pensieri in un lago nero senza fondale. Guardami e dimmi che mi ami. Dimmi che mi ami e che vorresti che ti uccidessi. Ucciderei chiunque e non ucciderei nessuno. Adoro sentire il mio squilibrio che mi parla come un lampo che si accende quando vuole lui senza chiedere nulla e nessuno. Guardami fisso negli occhi e osserva i miei occhi fissarti senza emozione. Vorrei morire adesso pallida e diciannovenne come nessuna. Adoro sentire il mio non sentire niente. Guardami e dimmi che mi ami. 

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