martedì 12 marzo 2013



ho sposato l’assenza di strategia. improvviso come un jazzista usando come strumento la mediocrità dell’esistenza terrena. improvviso inebriandomi con l’assenza di programmi o pensieri troppo elaborati. ho sposato un’esteriore leggerezza che libera la mia voglia di profondità spirituale. finché morte non sopraggiunga. notte da bluesman giorno da soldatino di bianco vestito mimetizzato nel mediocre mondo più piatto di un foglio bianco. sorrisino interiore di fronte alla schizofrenica esistenza. dopo una piccola vacanzina è tornata la mia splendida dama ottocentesca che con la sua carezza mi fa sentire dannato, maledetto e terribilmente solitario. una sensazione che mi mancava. sono ancora io, posso guardare allo specchio le mie lucenti pupille e sorridere gioioso come un pagliaccio delizioso che prende in giro la vita e tutto il mondo.


5 commenti:

senzaLogica ha detto...

Ma quanto scrivi beneeeeeeeeeeeeeeeee

Marta ha detto...

Quante persone siamo e quante altre ne vorremmo essere???

p.s. sentirsi sbagliati credo sia eccitante!

Marta ha detto...

Ti perdono...e pi ogni erezione è sempre ben'accetta!

Anonimo ha detto...

io non vorrei essere nessun altro, semmai potrei non voler essere.

bambi

ilbattelloebbro ha detto...

... la 14enne più nietzscheana del mondo