annego nelle mie rovine di cristallo, gioco con
le paure e il coraggio, contemplo la mia sposa di marmo, il mio cuore è colmo
di terribile e agghiacciante ironia, sono pallido come un cadavere mentre sulla
sponda del mondo attendo il mio precipizio, un passo, un solo passo e il mio
ultimo respiro insanguinato si rivolterà come le labbra di una multicolore
amante che spera solamente nel bacio di una pallottola vagante…
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