sabato 19 dicembre 2009

melodiosa nostalgia si condensa tra le mie ossa condiscendenti. ogni tanto, quando sono così triste, così distante, quasi mi sento bello. e affascinante. e capita che non sia il solo a vedermi così. poco fa, la bella moretta incontrata sul portone di casa mi ha guardato in quel modo… e mi ha sorriso in quel modo… e credo sia una parente (o amica o conoscente) dei tizi del piano di sotto, quelli che si lamentano quando la mia amica matta viene a trovarmi e fa casino con i suoi tacchi, con la sua chiassosa esuberanza menefreghista e sbarazzina. mi ha guardato, mi ha sorriso, mi ha salutato in un modo… ha cercato invano di tenermi aperta la porta perché io avevo le mani occupate con le buste della spesa, è tornata indietro per riaprire la porta e l’ha fatta richiudere, le ho sorriso e lei “che stupida che sono…” ed io “vabbè, basta il pensiero…” … ma dopotutto io ho il mio ghiaccio. e non m’importa di nessuno. giusto un attimo che ho voluto condividere con voi, tutto qui. ora ho la mia musica (radiohead-negrita-nick cave-alice in chains-p.j. harvey-g’n’r-nirvana…), la mia pizza-e-un-quarto perché sono stanco dopo una lunga giornataccia piena e non ho certo voglia di cucinare, la mia moretti rossa e dopo una sigarettina e un whisky scozzese che sa di affumicato (laphroaig, lo adoro… regalatemene una bottiglia e mi donerete istanti di calda e piacevole voluttà ). la mia bellissima dama ottocentesca gironzola per casa, lei è diecimila volte più bella di qualsiasi morettina incontrata sul portone di casa. lei mi appartiene, io le appartengo, e non ci lasceremo mai. e per chi non capisce sprazzi di musica labiale pprrrrrrrrrrrrrrr.

ora mi sento libero e leggero. splendidamente solo. la mia bellissima dama ottocentesca mi accarezza con lo sguardo, lei non aggredisce nemmeno un millimetro della mia libertà, lei sta al mio fianco e mi conosce, sa come sono fatto e sorride quando io, col viso triste, rido del mio pubblico pagante che non mi comprende. adoro stare a casa con lei, col viso struccato e gli occhi malinconici, senza l’obbligo di abbozzare finti sorrisi approssimativi.

penso a voi che mi conoscete attraverso questa paginetta virtuale, una piccola finestrella del mio animo. qua non ho bisogno di cerone e nasino rosso, non ho bisogno di ostentare mediocrità a tutti i costi. se qua mostro la mia dannazione, la mia tristezza e la mia sofferenza, voi non mi rompete le scatole con mille inutili su-con-la-vita e similari. voi vedete stralci del mio animo e, sebbene non abbiate mai visto i miei occhi, la mia carne, mai udito la mia voce, voi vedete molto più di quello che lascio intravedere a chi mi attornia tutti i giorni.
un saluto a voi che almeno un poco mi vedete.
ilbatt

5 commenti:

Anonimo ha detto...

:)


p.s.
ti dona molto questo tono.

bambi

... ha detto...

"su con la vita".. eheheh, rido! me l'hanno detto proprio stanotte mentre guidavo in una strada troppo lunga, troppo nera e troppo scorrevole, mentre max cavalera gridava dalle casse e il mio sguardo assonnato era fisso sulla linea di mezzo della strada.. troppo zitta, troppo pensierosa, troppo stanca.. "oh! e parla! su con la vita!" ho risposto "su dove?" ..mai dire "su con la vita" a una testa cigolante mentre guida con quegli occhi, non è cosa saggia..
see you..

Sua Bassezza, il bardo di XoniX ha detto...

invadero' il tuo spazio batt, per rappresentarti una breve scena...

un signore distinto, faccia da benpensante, sguardo vacuo e petto infuori incontrò per strada un ragazzino...curvo su sestesso e pensante. "Su con la vita, ragazzo" gli disse; il giovane si girò di scatto appendendo al muro il benpensante come fosse un canovaccio da cucina e, tenendolo alla parete con una sola mano, lo fissò con sguardo gelido tracannando nel frattempo del whiskey scozzese...
bastò, il tutto, per gelare il sangue al damerino che mai più in vita sua si permise di dar consiglio a chi, forse meno altolocato di lui, aveva di certo un animo più nobile.

(ps, chi è il ragazzaccio? :D )

saluti

-hypomnémata- ha detto...

Lo so che sono molto ripetitiva però mi piace come scrivi. Mi piace leggere, leggo tutto d'un fiato ed ogni volta arrivata alla fine penso: "Noooo già finito??? Voglio sapere come continua!!!".
Non commento quasi mai (non saprei cosa scrivere, sarebbe come invadere uno spazio personale non mio), mi piace "osservarti" in silenzio senza parlare :)
Ti immagino su un palcoscenico io che vengo ad ascoltarti ma senza mettermi in prima fila, né alla seconda né alla terza o l'ultima. Rimmarrei in fondo in fondo alla sala, l'ultimo posto, magari rimanendo pure in piedi spiaccicata alla parete all'angolino ... ti ascolterei ... e finito, me ne andrei come sono arrivata :)
Non so perché ma mi susciti quest'immmagine quando ti leggo.

ilbattelloebbro ha detto...

... grazie, la purpettina.