giovedì 24 marzo 2011

acque serene stanotte. persino la mia abituale megaindifferenza sembra essere un pochino più docile e flessibile. la mia megaindifferenza, se uno la comprende al solo nominarla bene, altrimenti credo non sprecherei nemmeno una parola per tentare di spiegarla. odio sperperare il mio fiato. chissà in quanti pensano, o hanno pensato, di essere degli incompresi. l’ho sentito dire anche da personcine con niente da capire, animi banali e sempliciotti come le canzoncine di un biagio antonacci qualunque. chissà, se da qualche parte del pianeta, ci sono delle persone simili a me. chissà in quanti si pongono questa domanda, eh? le anime somiglianti finiscono per attrarsi, per innamorarsi. in genere, quando ci si innamora, capita di sentire che la persona che hai accanto vede le cose dal tuo stesso punto di vista o quasi, capita che uno termini le frasi dell’altro, che uno nomini cose che pensavi appartenessero solo a te. ma in che cass di argomento mi sto impelagando? ehehehhe scrivo senza troppo pensare o, meglio, scrivo e penso all’unisono, con adorabile naturalezza. c’è una bellissima notte, mi pare persino di scorgere il respiro del mare, il verso dei gabbiani, frutto della mia mente, vabbè. spengo il pc e mi lascio cullare…

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mare, gabbiani ...
che filo!!! (funziona anche così? non lo sapevo ...)

ilbattelloebbro ha detto...

eheheheheheh :)