giovedì 17 maggio 2012


album grace, jeff buckley. due libri di persone notevoli, il mantegna e giotto. tecnica e talento smisurati dettati, avvalorati da una rara e profonda spiritualità, pura alchimia capace di generare opere così elevate, in grado di condensare una rara bellezza che innalza la creatività umana. prima di dare una forma alla bellezza, la medesima bellezza deve essere avvertita, scoperta sotto il velame fuligginoso della mediocrità che abbacina e soggioga gli sguardi delle persone comuni. la potenza della creazione suggerita da tenui, intensi sguardi intellettuali. per creare certe opere d’arte bisogna che le mani, per quanto dotate, siano supportate da uno spirito raffinato, sensibile, acuminato. prima delle mani angeliche un’anima illuminata .          immagini così intense, vive, profonde, dotate di storia e sentimento, sfumature emotive e caratteriali. celestialità e sofferenza, beatitudine e umanità. esplosiva creatività incendiaria. persone notevoli, mani dotate, spiriti illuminati. amen.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

a giotto, il mantegna lo preferisco così tanto, tanto di più... lontani sì, nel tempo ma.. il mantegna superiore, al dilà delle conoscenze acquisite per forza di storia in più sotto i piedi... molto meno canonico, molto più profondo...

ilbattelloebbro ha detto...

...be' canonico... giotto inventò un nuovo canone... io da poco ho imparato a vedere la grande spiritualità delle immagini giottesche... proprio vero che non si finisce mai d'imparare...

Anonimo ha detto...

oooh, no... giotto ha inventato pochissssimo..