venerdì 23 novembre 2012


è durato un attimo pochi secondi ma ho pianto ho pianto ed è stato bellissimo mi è piaciuto da morire. ascoltavo in cuffia (le meravigliose piccole bose in prestito) un cd, niente di particolarmente ricercato, forse vi stupirà sapere che si tratta di irene grandi, e la canzone non mi ricorda niente di sdolcinato, un pianto semplice e brevissimo, vitale e bellissimo. la cosa importante non è la canzone o la durata del pianto, le lacrime, loro erano così belle, diomio così belle. lacrime senza la preoccupazione di cadere per terra, lacrime prive di motivazione, lacrime che non devono chiedere scusa, lacrime che non si preoccupano di avere un nome. ora non mi dispiacerebbe poi tanto uccidermi, bianco con una specie di sorriso dagli zigomi rigati, sorrido con l’anima parcheggiata pacatamente in una zona senza ombra e senza vento e senza pioggia e senza tristezza. almeno non la tristezza che intendete voi. mi sento bello come mi sentivo bello quand’ero un ragazzino e pregavo per non cambiare mai e sentirmi sempre come mi sentivo allora. sapete una cosa? quest’istantanea che vi mostro, queste parole sono semplicemente un taglio. uno schizzo del mio sangue. 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto quello che di fluido arriva dal tuo corpo è prezioso

Anonimo ha detto...

Hai mostrato perle rare, rarissime

senzaLogica ha detto...

Non ti permettere ad ucciderti.