sabato 24 gennaio 2015

stamattina sono andato in centro con un amico, abbiamo girovagato sino al primo pomeriggio fino a quando è arrivata l’ora di andare a prendere la figlioletta del mio amico che frequenta la quinta elementare in una scuola privata. quando scribacchio solitamente non parlo di come passo le giornate, chi ogni tanto legge le mie parole in quest’angolino virtuale lo sa. infatti il punto non è come ho passato la giornata, il punto è che ho avuto uno scossone emotivo e questa è una notevole eccezione. tralascio le annotazioni mentali che ho fatto mentre aspettavamo che la piccola S. uscisse di scuola, annotazioni scaturite dal vedere tutti quei genitori pieni di soldi che amorevolmente aspettavano i loro pargoli avvolti nella bambagia, pensavo alle opportunità che hanno quei bimbi e che io non ho avuto. ma, come ho detto, tralascio le mie annotazioni mentali durante l’attesa (che comunque non erano venate di odio o d’invidia ma solo di una velata tristezza per via del mio talento sprecato…). quando esce, la piccola S. ha il volto stravolto da un furente pianto, è vistosamente intimorita e angosciata, lacrime e sguardo mortificato, viso trasformato da una maschera di apprensione e tormento, insomma ci viene incontro in quello stato ed io…be’, non me l’aspettavo mica. alla fine, per farla breve, aveva preso un brutto voto (che poi era un 5!) e quel pianto era forse un tentativo di ammorbidire preventivamente la reazione del padre, che non è, per la cronaca, particolarmente o eccessivamente severo. comunque, come ho detto, non è il fatto in sé che voglio raccontare bensì lo scossone emotivo che ho avvertito quando  ho visto venirci incontro la piccola S. in lacrime. in quegli istanti anch’io sono scoppiato in lacrime, anch’io ho pianto. voglio dire, non ho versato una sola lacrima e non mi si sono inumiditi nemmeno gli occhi però si piange anche senza lacrime, e quella visione che non mi aspettavo, che mi ha preso con le braghe mentali abbassate mi ha scosso non poco. poi è arrivata la spiegazione, il 5 e tutto si è normalizzato però…be’ io di scossoni emotivi ne ho talmente pochi, soprattutto legati a fatti come questo che ho sentito l’esigenza di materializzare questa manciata di parole. non credo di aver spiegato bene a parole le mie sensazioni però…è stato un breve ma intenso e lancinante scossone emotivo, tutto qua.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Macchè, adesso ci sono i numeri? Ai miei tempi si chiamava quasi suffff..